minichiello

Tutti i protagonisti della storia hanno più di 18 anni Barbara: Su forza raccontami tutto. Giacomo: Era il mio ultimo anno di liceo, una classe piuttosto sbilanciata: tre maschi e tutte femmine. Come ti dicevo c’era questa ragazzona, una vera bulla. Non altissima, circa 1.70, ma grossa in tutti i sensi. Tutt’altro che brutta, tette mastodontiche, culo pure, tutto il resto del corpo proporzionato e molto abbondante. Aveva 19 anni ed era già una donna fatta, non so quanto pesava ma direi almeno 70 chili. Ma soprattutto era una grandissima stronza. Era violenta. Dominava la classe e tutti avevano paura di lei. Barbara: Anche tu? Giacomo: Ad essere sincero sì, un po’ mi intimoriva, ma cercavo di stare alla larga. Lei comunque aveva preso di mira soprattutto le ragazze più deboli. Si faceva dare dei soldi per non picchiarle. Aveva un braccio destro, una certa Maria, più bassa e molto grassa. Ma Paola agiva anche da sola, non aveva paura di niente e come ti dicevo pareva avesse

“Allora è meglio con lei o con me?”. Erano passati diversi giorni ma Giacomo se l’aspettava. Prima o poi Barbara avrebbe tirato fuori l’argomento. La sua fragile mogliettina aveva dovuto superare diverse sconfitte, ma il suo carattere combattivo la portava sempre a lottare, fisicamente e psicologicamente, a confrontarsi comunque con le rivali. “Che domanda è. Con te faccio l’amore da anni e mi sembra ancora come la prima volta”. “Non è una risposta. Ti ho chiesto se con lei ti è piaciuto di più. E non tentare di mentirmi, ti conosco troppo bene e me ne accorgerei”. “Ok ok. Con lei è stato… è stato differente”. “In cosa differente”. “Differente. Così come voi due siete molto diverse”. “Spiegati meglio”. “Siete diverse fisicamente. Ma non solo”. “Dai forza, devo tirarti fuori le parole di bocca?”. “E va bene. Tu sei esile, fragile, bellissima e molto dolce. Lei è… anche lei è molto bella ma il suo corpo è debordante, è morbida ma potente al tempo stesso. Questo si riflette anche nel

Stefanie Powers era una delle mie vittime preferite. Oltre ad essere molto bella era piuttosto magra, come piace a me, anche se aveva un bel corpo, e fisicamente sembrava piuttosto fragile, debole. Perfetta come good girl sconfitta e dominata da forti bad girls. In un film del 1965, "Die Die My Darling" aka "Fanatik" aka "Una notte per morire" Stefanie viene rapita da un'anziana donna e più volte picchiata dalla sua robusta cameriera. Stefanie tenta di reagire, ma si rende conto di non avere nessuna possibilità per prevalere fisicamente contro quella rivale, molto più forte di lei, che riesce facilmente a sopraffarla e a umiliarla. Il film è tratto da un libro di Anne Blaisdell e anche nel libro ci sono alcuni scontri che finiscono molto male per Pat (Stefanie Powers nel film) la protagonista. Trovo molto eccitanti anche alcuni passaggi del libro in cui Pat deve ammettere a se stessa di essere più agile ma molto più debole della robusta domestica. E quasi incredibilmente Pat si rivela